Un mentore è una guida per qualcuno, esattamente come genitori, partner o amici (in momenti particolari).
In quel ruolo è del tutto inefficace dire alla persona cosa fare: magari ti ascolterà, ma in questo modo non stai facendo da guida, stai dando ordini.
Che è utile in casi di urgenza o dove c’è una cosa specifica da fare, ma totalmente inutile se vuoi che la persona cresca e faccia suo ciò che gli vuoi insegnare.
In sostanza quindi, ci sono due modi principali per fare da guida, che chiamerò spaventare e ispirare.
Premessa: i sottintesi
Una piccola premessa prima di approfondire: ogni volta che parliamo ci sono dei sottintesi culturali che arricchiscono la nostra conversazione.
La differenza nell’attribuzione dei sottintesi è la più frequente causa d’incomprensione tra le persone, perché nessuno si prende il disturbo di chiarirli (me compreso, a volte).
I due approcci di cui parleremo hanno sottintesi molto diversi, e dobbiamo essere consapevoli che, anche se noi non parliamo volendo esprimere proprio quelli, spesso chi ci ascolta v’inserirà quel significato.
Quindi, conviene chiarire sempre anche il “contorno” a ciò che diciamo, per essere sicuri che la nostra comunicazione abbia l’effetto che vogliamo.
Approccio negativo: spaventare
Elencare le possibili conseguenze di una scelta è uno dei modi più comuni quando si cerca di spiegare a qualcuno come agire: “fai questo altrimenti succederà questo e quest’altro”, oppure “se fai questa scelta avrai queste conseguenze”.
Non è un modo sbagliato, ci tengo a precisarlo.
È utile esplicitare le conseguenze di alcune scelte, se lo sappiamo prima, ma se ci limitiamo a questo approccio i sottintesi più comuni sono:
“Io ti ho detto cosa rischi, ora il problema è tuo”
“Vedo solo rischi in quello che vuoi fare”
“Ti sto elencando tutti i problemi perché non penso che tu sia in grado di affrontarli”
“Io so cosa fare, se non mi ascolti queste saranno le punizioni che ti sarai meritat*”
Sembra assurdo che queste interpretazioni possano essere attribuite a parole pronunciate con tutt’altra intenzione, vero? Ma quante volte ti è capitato di provare le stesse cose quando qualcuno l’ha fatto con te, magari solo con l’intenzione di proteggerti?
In sostanza, mettere il focus su aspetti negativi trasmette sentimenti negativi; vediamo l’alternativa.
Approccio positivo: ispirare
Se vogliamo fare da guida a qualcuno, il modo sicuramente migliore è ispirargli (o ispirarle) fiducia nelle sue capacità.
Se una persona si sente capace non agirà con noncuranza, come spesso si crede: bensì sarà più portata ad usare le qualità che sente di avere per fare al meglio ciò che desidera.
Certo, se hai un ruolo di guida un occhio va sempre tenuto…ma se portiamo le persone a credere che solo noi sappiamo cosa va fatto, l’unico che ne beneficia è il nostro ego, mentre chi ci ascolta:
Agirà riflettendo meno, perché siamo NOI ad avere la responsabilità di dirle cosa fare a cosa stare attenta;
Rischia di non agire affatto perché non si sente in grado.
Tutto molto bello, ma come si fa?
È semplice: avvisala dei potenziali problemi, e chiedile come li risolverebbe.
Invece di: “Quel viaggio è rischioso, non penso dovresti farlo”
Prova con: “Questo viaggio sembra meraviglioso! Sono curioso, quali sfide dovrai superare, e come hai pensato di farlo?”
oppure
Rimpiazza questo: “Attenzione a cambiare lavoro, sai quel che lasci ma non sai quel che trovi”
Con questo: “Penso possa essere una magnifica opportunità, e sarei curioso di sapere quali paure e quali ostacoli hai superato; ti va di parlarmene?”
Parlando in questo modo, i sottintesi diventano:
“Mi fido delle tue capacità, e so che potrai affrontare questi problemi”
“Penso che tu abbia analizzato talmente bene la cosa che sai meglio di me cosa dovrai affrontare: parlamene!”
“Sono curioso di sapere cosa farai, perché mi fido di te abbastanza da non esserne preoccupato”
“Con la mia esperienza posso dirti in anticipo potenziali difficoltà che con le tue capacità saprai risolvere”
Molto meglio, vero? E in questo modo le persone sono anche più portate a tornare da te, perché anche se le avvisi degli ostacoli, dai loro la giusta fiducia per provare a superarli.
E di vivere la vita nel modo che vorrebbero, non in quello di qualcun altro.
Takeaways
Per completare il mindset del mentore, ricordati che:
Ogni comunicazione ha dei sottintesi, e contano solo quelli di chi ascolta, perché quelli di chi parla non li sente nessuno;
Per non essere fraintes*, esplicita i sottintesi sempre, dando contesto al tuo messaggio;
È importante avvisare dei pericoli, ma limitarsi a questo porta a sottintesi negativi, e la persona percepisce un giudizio negativo su di sé;
Quindi, ispira la persona facendo domande, trasmettendole fiducia in sé stessa e nelle sue capacità.
Ti è stata utile questa aggiunta?
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Alla prossima
Davide