Gli atleti sono persone che cercano continuamente di migliorarsi.
Cercano sfide con sé stessi e con gli altri, per poter capire come crescere e su quali aspetti lavorare.
Si dice che a volte si vince e a volte si perde, ma per un’atleta la frase cardine è
Sometimes you win
Sometimes you learn
Il che significa che ogni volta che si perde s’impara qualcosa, e quindi una sconfitta è in realtà molto più interessante di una vittoria per chi vuole diventare più bravo/a…ma è anche molto più difficile da accettare.
Se si continua a perdere s’imparano molte cose, ma diventa sempre più arduo andare avanti con le sfide, perché si comincia a dubitare delle proprie capacità.
Come fare quindi per coltivare la fiducia in sé stessi?
Ci sono moltissimi modi per avere più self-confidence, ma qui ti condivido 3 cose da tenere a mente che sono per me molto utili ogni volta che inizio a dubitare di me.
1) Non esiste la fiducia in noi stessi a compartimenti stagni
Pensiamo che sia possibile avere fiducia in noi stessi sotto un certo aspetto, per esempio professionale, mentre possiamo essere un pò demoralizzati in altro ruolo, come in quello di partner: ma non è così.
Tendiamo a chiudere tutto dentro a delle scatole, perché la nostra mente ha bisogno di organizzazione per capire il mondo: è una tendenza naturale.
Casa, stanze, auto, garage, borse, zaini, cassetti, uffici, dipartimenti, team, gruppi di amici…più la nostra vita è organizzata e compartimentata più chiarezza abbiamo in mente; il che va bene se vivi in un contesto su cui non hai il controllo (un qualsiasi ambiente naturale), ma se vivi in città questa propensione può crescere a dismisura, perché puoi gestire in larga parte il contesto in cui sei.
Pensiamo che anche i ruoli che ricopriamo (moglie/marito, amico/a, partner, sorella/fratello, lavoratore/lavoratrice, figlio/figlia) siano a compartimenti stagni, ma così non è.
Le energie che recuperiamo dal nostro hobby vengono poi spese in momenti difficili, e così è per la fiducia in noi stessi.
La sicurezza che sento di avere è più simile a una media rispetto a quanto mi sento bravo in ogni cosa che faccio; sempre considerando che le cose negative pesano più delle positive.
2) Non si gioca solo con quelli più bravi, ma anche con quelli meno bravi
Come dicevamo prima, se cerchi di migliorarti spesso ti metti in sfida con chi è più bravo di te, perché puoi imparare molto di più.
Ma le batoste si accumulano, e la motivazione ha bisogno di vittorie per essere portata avanti, perché imparare è gratificante fino a un certo punto, ma poi…
Quindi è importante anche misurarsi in contesti alla tua portata, che dimostrino a te stesso/a le tue capacità, quanto sei bravo/a e quindi rinvigorisca la tua fiducia in te e la tua motivazione.
È un aspetto che spesso viene tralasciato, perché utilizziamo maggiormente i rinforzi negativi (le punizioni) che quelli positivi (le ricompense), ma solo perché ci sembra di esercitare più controllo: in realtà le ricompense funzionano molto meglio delle punizioni, sia con noi stessi che in qualsiasi altro processo educativo.
3) Allena i tuoi punti di forza
“Nella società della performance ci vogliono perfetti” canta Willie Peyote in “Fare schifo”, e non saprei dirlo in modo migliore.
Il mantra della nostra società è che dobbiamo limare i nostri difetti per aderire a un ideale che è, in realtà, una media pesata di tutti gli aspetti che compongono una persona.
Ma ognuno di noi ha punti di forza e debolezze, e poco importa se per natura o sviluppati col tempo: alcune cose ci vengono meglio.
Premesso che conviene sempre lavorare sui difetti eccessivi, quelli che ci danneggiano o ci ostacolano, ha molto più senso investire sui nostri punti di forza che sulle debolezze, su ciò che sappiamo fare meglio, per riuscire a farlo ancora meglio e poter migliorare in modo sensibilmente maggiore; se lavoriamo solo sulle nostre debolezze, finiremo per acquisire capacità medie, e soprattutto…continueremo a perdere, finendo per distruggere la nostra motivazione.
Takeaways
In conclusione quindi, la fiducia in sé stessi si coltiva lavorando su molti aspetti; ecco le cose principali da tenere a mente:
Ricordati che sei un’unica persona anche se ricopri diversi ruoli nel corso della tua vita, e la fiducia in te è qualcosa di trasversale;
Concediti anche delle vittorie, per renderti conto delle tue capacità (cerca sfide alla tua portata);
Lavora sui tuoi punti di forza (lima le debolezze quanto basta perché non ti ostacolino);
Sii clemente con te stesso/a: sei molto più in gamba di quanto pensi;
A volte si vince, a volte s’impara;
Ricorda che “l’arroganza è pensare di essere superiore agli altri; la fiducia in sé stessi è sapere di non essere inferiore a nessuno”.
Alla prossima!
Davide